Mentire o Tacere?

Mentire… quando è un atto dovuto e quanto è voluto?
Se non riferisco il vero posso scegliere tra la pura menzogna e la verosimiglianza. La differenza sta nel cercare di corrispondere il più possibile alle aspettative dell’altro o invece negargli il piacere di accondiscendere. Questo accade nel caso in cui la verità sia la cosa migliore oppure la peggiore.
Dipende quindi dal rapporto che intercorre tra le persone o dalla propria sensibilità. Il silenzio accompagnato al demandare ad altri il riferire, è una soluzione.
Tacere è peggio di mentire?

Non ti credevo capace d’agire
così alle mie spalle nel silenzio,
ma questo fatto mi ha fatto capire
che ora nulla potrà sanare lo screzio.
Ti ho dato ragione quella volta,
quando pensoso mi hai rassicurata
che nulla di vero era stato detto
e ogni certezza andava ripensata,
ma questa volta è tutto diverso,
mi hai taciuto ogni semplice fatto.
Ogni momento che con te ho perso
l’ho ricostruito mentre eri distratto.
Quando mi dici di stare tranquilla,
non so più cosa sia meglio pensare,
se sia tutto vero e per questo brilli,
perchè facile da farsi accettare,
o se invece sia solo menzogna
che trovi luce nel passato amare
per cui metterei te fisso alla gogna

con il quartiere pronto a giudicare.
Tu hai deciso da solo il silenzio,
questo non dire che mi fa arrabbiare,
il sottovalutare le parole,
lasciare agli altri il giudicare.
Quindi voglio sentire il tuo racconto,
non vedere il tuo sguardo quasi offeso!
Ogni qual fatto deve avere riscontro,
ogni parola deve avere peso.

Photo by Moira Garotta

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2 Risposte

  1. Moira ha detto:

    Buongiorno, è un piacere leggerti. In bocca al lupo per la nuova avventura!

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